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Rinnovato il CCNL per il lavoro domestico

Previsti aumenti da novembre 2025

Il contratto collettivo nazionale per il lavoro domestico — che riguarda collaboratrici e collaboratori familiari come colf, badanti e babysitter — è stato recentemente rinnovato.
L’accordo interessa più di 817.000 persone nel settore

Esploriamo le nuove regole insieme:

1
Retribuzioni Minime e adeguamenti ISTAT

Il nuovo CCNL introduce un aumento reale delle minime + un meccanismo di rivalutazione più favorevole. Ciò significa che per le famiglie datrici di lavoro i costi aumentano in modo concreto, rispetto al passato.

  • Nel nuovo contratto si prevede che la rivalutazione annuale passi dall’80% al 90% dell’indice ISTAT per le retribuzioni minime.
  • Per esempio, il livello medio “BS” (badante per persona autosufficiente), il nuovo accordo prevede un aumento fisso di 100 euro lordi al mese a regime.
  • In aggiunta, viene riconosciuto un “recupero costo della vita” per il periodo 2021-2025 di circa 135,75 euro per lo stesso livello BS

Le parti concordano l'aumento dei minimi retributivi con i seguenti importi mensili e relative decorrenze:

  • 1° gennaio 2026 : 40€
  • 1° gennaio 2027 : 30€
  • 1° gennaio 2028 : 15€
  • 1° settembre 2028 : 15€

Per tutti gli altri livelli/tabelle l’aumento dei minimi retributivi sarà riproporzionato con le stesse modalità e termini.

2
Tempi Determinati

Si amplia la possibilità di registrare contratti a tempo determinato.
I casi previsti sono questi:

  • per l’esecuzione di un servizio definito o predeterminato nel tempo;
  • per sostituire anche parzialmente lavoratori assenti per motivi familiari, compresa la necessità di raggiungere la propria famiglia residente all’estero;
  • per sostituire lavoratori malati, infortunati, in maternità o fruenti dei permessi per assistere familiari in situazione di grave disabilità certificata, anche oltre i periodi di conservazione obbligatoria del posto;
    per sostituire lavoratori in ferie;
  • per l’assistenza extradomiciliare a persone non autosufficienti ricoverate in ospedali, case di cura, residenze sanitarie assistenziali e case di riposo.
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Permessi per assistenza a familiari

Verrà posta maggiore attenzione alle condizioni lavorative, alla formazione, ai diritti sociali del lavoratore domestici, non solo alle retribuzioni.

  • ad esempio viene introdotto il diritto a permessi retribuiti per l’assistenza a familiari con gravi disabilità (un ambito che fino ad ora era poco o per nulla regolamentato per il lavoro domestico)
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Permessi per genitorialità

I lavoratori domestici sono sempre stati grandi esclusi dalle tutele INPS per il congedo parentale. Il CCNL cerca di migliorare la loro situazione:

  • Il padre dai due mesi precedenti la data presunta del parto ed entro i cinque mesi successivi, ha diritto di astenersi dal lavoro per un periodo di dieci giorni lavorativi, non frazionabili ad ore, anche non continuativi; il congedo è fruibile nello stesso arco temporale, anche in caso di morte perinatale del figlio
  • Per ogni figlio, ciascun genitore ha diritto di astenersi dal lavoro secondo le seguenti modalità:
    - La madre lavoratrice, trascorso il periodo di congedo di maternità e senza soluzione di continuità con esso, per un periodo continuativo non superiore a quattro mesi, senza retribuzione o contribuzione
    - Il padre lavoratore, dalla nascita del figlio, trascorso l’eventuale congedo di paternità alternativo e senza soluzione di continuità con esso, per un periodo continuativo non superiore a quattro mesi, senza retribuzione o contribuzione
  • In caso di dimissioni volontarie presentate nel periodo in cui vige il divieto di licenziamento o durante il congedo parentale,  la lavoratrice o il lavoratore non sono tenuti al preavviso.
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Festività

Il 4 Ottobre viene inserita come festa nazionale da retribuire con le solite modalità